FALESIE DI CASTELLETTA
Pieghevole 200x1010,5
2017
Autore: Francesco
Burattini
FRANCESCO BURATTINI AUTHORPUBLISHER
Club Alpino
Italiano Sezioni di Ancona e Fabriano
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DA PALESTRA DI ROCCIA A FALESIA ATTREZZATA
DISPONIBILE
Nel 1959 inizia per l’arrampicata la valorizzazione del versante meridionale del Monte Revellone per merito del
rocciatore Leopoldo Cartoni medico condotto a Castelletta. Ma è con il Gruppo Roccia di Mauro Chiorri che negli
anni Sessanta-Settanta la palestra decolla con 10 itinerari di entusiasmante arrampicata sui punti deboli della
parete. Nel 1981, vede la luce la guida “Palestra di Roccia di Castelletta” , edita dalla Sezione CAI di Fabriano e
dedicata a Leopoldo Cartoni prematuramente scomparso.
Gli anni Ottanta segnano un relativo abbandono. La chiodatura classica in fessura è veramente poco affidabile
su queste rocce e con l’esplosione a livello nazionale dell’arrampicata sportiva ben protetta si decide per una ristrutturazione
a tutto campo usando ferle resinate. I monotiri diventano 23: la trasformazione da palestra di
roccia a falesia attrezzata è pienamente compiuta. Il grosso merito per questo passaggio va a Domenico Dallago
(Guru) Istruttore di Alpinimo della Sezione del CAI di Fabriano. Da allora in tanti hanno lavorato per migliorare
ed attrezzare nuovi monotiri che tra facili e più impegnativi sono diventati 70, e che sommati a quelli non meno
interessanti delle altre falesie limitrofe sono più di 120. Non c’è che dire, pareti di roccia, che dopo mezzo secolo
richiamano ancora tanti arrampicatori e che si affacciano con panorami mozzafiato fino al M. San Vicino sono
un autentico dono della natura e della creatività dell’uomo e vanno preservate e difese con tutte le nostre forze.
Negli ultimi anni sono stati aggiunti nuovi monotiri sia nelle falesie alte che a Castelletta Bassa.
E' stata fatta una verifica generale di tutti i monotiri e sono stati tracciati il più precisamente possibile sulle fotografie.
Una tabella esaustiva riporta il nome, il grado di difficoltà, le protezioni presenti e la lunghezza.
Brevi scritti parlano di geografia, di storia e mettono in guardia chi si avvicina all'arrampicata sportiva in falesia dei pericoli oggettivi e soggettivi.
Hanno collaborato: Diego D'Adda, Francesco Burattini, Luca Francesconi, Luciano Carbonari, Massimo Mosca, Sauro Turchi e Stefano Paccapelo. € 5,00 a pieghevole.
Per avere il pieghevole telefonare a Francesco Burattini 320 0960678 oppure scrivere a francescoburattini@virgilio.it
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C O N E R O PANORAMICA LATO MARE DEI SENTIERI Velare, Altare, Valle Ombrosa, Vela, Canal Bianco, Valle di San Bucheto
Una splendida immagine illustrata con i principali sentieri del lato a mare del Conero
Formato 300x970
2016
Autore: Francesco
Burattini
FRANCESCO BURATTINI AUTHORPUBLISHER
Club Alpino
Italiano Sezione di Ancona
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DISPONIBILE
Il versante Est e Nord-Nord-Est del Conero è un sistema territoriale complesso che precipita sul mare con pareti che possono raggiungere i 200 metri e più. Strapiombi minacciosi però sono in agguato anche a ridosso del crinale sommitale sia verso Sud che a Nord-Nord-Est proprio sotto la Traversata Alta (301-301a-301). Il Conero è quindi montagna vera, severa, in definitiva alpinistica, che va presa sul serio senza lasciare nulla al caso. I sentieri, ovunque ubicati, hanno aspetti labirintici e con forti pericoli oggettivi annessi. Bisogna essere ben equipaggiati ed attrezzati a seconda degli itinerari e con i mezzi tecnologici adeguati: bussola elettronica e gps sempre al seguito. Certo frequentare il Conero in assenza di fenomeni atmosferici intensi è già un buon presupposto per la riuscita dell'escursione: non dimentichiamo che sono gli acquazzoni e il vento forte i maggiori responsabili delle scariche di pietre sui vari sentieri soprattutto di quelli maggiormente impervi. L'obbiettivo di questa carta è quello di fornire uno sguardo d'insieme sul grandissimo patrimonio sentieristico di carattere storico ed archeologico-industriale oggi in totale abbandono anche a causa della zona di riserva integrale che andrebbe sicuramente riperimetrata. L’escursionismo è un’attività pericolosa. Chi la pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Ogni tracciato riportato dall’autore è stato aggiornato sulle base delle informazioni disponibili al momento della pubblicazione, che non va considerato esaustivo ma va sempre verificato sul posto di volta in volta ricorrendo a persone assolutamente esperte e con i mezzi tecnici a disposizione, tutto ciò prima di intraprendere ogni tipo di escursione, a prescindere dal grado di difficoltà. Autore ed Editore non si assumono alcuna responsabilità per eventuali incidenti dovuti a negligenza, imprudenza e imperizia degli escursionisti e/o per violazioni di leggi, norme e regolamenti approvati dalla Regione Marche, dall’Ente Parco del Conero o dai Comuni interessati. Si consiglia pertanto di informarsi presso gli organi competenti e di prendere visione di tutta la normativa in vigore.
La carta “Conero - Panoramica lato mare dei sentieri” è semplicemente un’immagine illustrata, non adatta, in nessun caso, all’utilizzo sul territorio.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, archiviata su supporto magnetico, elettronico o digitale, o pubblicata in alcuna forma senza la preventiva autorizzazione scritta dell’autore e dell’editore nonché del fotografo proprietario dell’immagine. Per la percorrenza è necessario fare sempre riferimento al regolamento del Parco del Conero per l'accessibilità ai sentieri.
Per avere la carta telefonare a Francesco Burattini 320 0960678 oppure scrivere a francescoburattini@virgilio.it
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C O N E R O CARTA ESCURSIONISTICA 1:10.000 Sirolo, Fonte d'Olio, Massignano, Poggio e Portonovo
Tutti i sentieri più belli del lato occidentale del Conero
Formato 500x710
2016
Autore: Francesco
Burattini
FRANCESCO BURATTINI AUTHORPUBLISHER
Club Alpino
Italiano Sezione di Ancona
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DISPONIBILE
Il lato occidentale del Conero è splendido. I tracciati qui giocano un ruolo fondamentale per capire gli aspetti geomorfologici del versante quindi, per ogni sentiero, è importante conoscere l'ubicazione complessiva, l'attacco e la fine dello stesso. La carta riprodotta in scala 1:10.000 è molto completa. Questo non significa che riporti tutti i sentieri in essere, ma i più importanti sicuramente, cioè quelli che daranno solide basi all'escursionista preparato che vuole approfondire il Conero. La toponomastica evidenzia il mix perfetto tra nomi storici e quelli in voga oggi. Del resto se in tutta Europa chiamano Traversata Alta un certo percorso e Sentiero del Matto un altro vuol dire che ormai certi nomi si sono imposti a livello continentale e sono diventati patrimonio di tutti. La base topografica, autorizzata, è quella della OpenStreetMap. Per la percorrenza è necessario fare sempre riferimento al regolamento del Parco del Conero per l'accessibilità ai sentieri.
Per avere la carta telefonare a Francesco Burattini 320 0960678 oppure scrivere a francescoburattini@virgilio.it
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"Il
Mistero delle Tre vette"
Esplorazioni
e avventure di austriaci e tedeschi sul Gran Sasso d'Italia dal 1875 al
1910
2012
Autori: Francesco
Burattini e Ilona Mesits
ITER EDIZIONI
- SUBIACO
Club Alpino
Italiano Sezione de L'Aquila
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DISPONIBILE
A più
di cent'anni dalla prima traversata integrale delle vette del Corno Grande
al Gran Sasso d'Italia ad opera di Hans Riebeling e Hans Schmidt, il sommo
itinerario alpinistico dell'Appennino mantiene inalterato tutto il suo
fascino arrampicatorio ed ambientale. La ricerca nasce dalla combinazione
incrociata di curiosità diverse di due alpinisti anconetani, Ilona
Mesits e Francesco Burattini. La prima, essendo di nazionalità
austriaca e appassionata del Gran Sasso, è stata incuriosita dall'impresa
dei due alpinisti e dal fatto che nelle pubblicazioni locali ma anche
nelle guide nazionali del CAI-TCI si parla dei due "austriaci"
Schmidt e Riebeling; dopo aver percorso la traversata nel luglio del 2007,
ha deciso di fare delle ricerche in Austria e Germania. Il secondo (Istruttore
Nazionale di Alpinismo), particolarmente affezionato al Corno Grande,
ha percorso molte volte la traversata, d'estate e d'inverno, in un senso
o nell'altro, affrontando direttamente il Torrione Cambi dal Camino Ovest
oppure discendendolo in corda doppia, passando dalla Grande Terrazza o
dal Camino-Canale Sud Ovest; da sempre convinto che i due alpinisti di
lingua tedesca avessero affrontato direttamente il Torrione Cambi per
dare maggiore eleganza e completezza all'impresa, ha incoraggiato le ricerche
della Mesits per capire effettivamente ciò che era accaduto ai
primi di agosto del 1910 sulle più alte vette d'Abruzzo. Il racconto
relazione di Hans Riebeling non da adito ad equivoci: i due alpinisti
tedeschi (in effetti si è scoperto che non erano austriaci) avevano
attraversato le quattro massime vette del Corno Grande per cresta e direttamente
anche il Torrione Cambi per quello che chiamiamo Camino della parete Ovest.
Una scoperta importante che cambia solo in parte ma in modo rilevante
la storia verticale del Gran Sasso d'Italia. Ai due alpinisti di lingua
tedesca va anche il merito di avere introdotto il IV° sulla più
alta montagna dell'Appennino. € 9,00
Per avere il volume telefonare a Francesco Burattini 320 0960678 oppure scrivere a francescoburattini@virgilio.it
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"Alpinismo
e Arrampicata in Provincia di Ancona"
1932 - 2007
2009
Autori: Francesco
Burattini e Ilona Mesits
Edizioni
Fratelli Aniballi
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Dal
ricordo del primo alpinista della Provincia di Ancona, Giambattista Miliani
(1856-1937), di cui si hanno notizie certe, il volume porta alla luce
la storia dei pionieri Lorenzo Usseglio, Vittorio Picconi ed Emanuele
Gidoni, che dal 1932, con tanto di corde e chiodi, applicano per la prima
volta tecniche alpinistiche sulle pareti del Monte Revellone nel Preappennino
fabrianese. Il grande contributo di Sergio Macciò nel secondo dopoguerra
con la pratica dei corsi di arrampicamento.
Le stelle lucenti di Giovanni Conti e Renato Badiali padroni del verticale
nel 1959/60.
La carica esplorativa di Gilberto Grattini negli anni Sessanta/Settanta.
I risolutori
dei più grandi problemi del verticale Lino Liuti e Giancarlo Alessandrini
dal 1968 al 1971.
Lavvento dei Sestogradisti, le spedizioni in terre lontane realizzate
da Sergio Macciò, Mauro Chiorri, Mario Cotichelli e Oliviero Gianlorenzi.
Le donne in parete. La sportivizzazione forzata delle pareti. La ripetizione
massiccia delle grandi vie di roccia e ghiaccio su tutta la cerchia alpina.
In definitiva lessenziale di una splendida storia che corre lungo
tutto il Novecento per debordare nei primi anni del terzo millennio con
grande vitalità.
E poi ancora testi poetici, frasi celebri, fotografie artistiche, documentazione
giornalistica e tanti racconti vissuti là dove gli asteroidi non
incontrano resistenza.
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